Massimo Cellino è il vero vincitore di Cagliari-Brescia. Ha vinto con stile, quasi senza esultare, rispettoso del pubblico sardo che lo ha osannato prima della gara. Vent’anni insieme non si dimenticano facilmente. Il suo Brescia ha ottenuto i tre punti senza strafare, in una partita tutt’altro che esaltante. Il Cagliari ha giocato malissimo e ha perso Pavoletti. L’unico che, forse, avrebbe potuto risolvere una partita storta con uno dei suoi lampi. Ma è andata male. Transeamus. Curioso, invece, l’episodio che riguarda l’ex presidente rossoblù. Ha portato la squadra in pellegrinaggio a Bonaria. Che non è la Cattedrale come ha affermato il tecnico delle “Rondinelle”, Eugenio Corini. La sostanza cambia poco. Rimane l’atteggiamento di Cellino: istrionico, corretto, ma, soprattutto, scaramantico. L’acquisto Balotelli docet. Il presidente ha imposto al proprio staff di non ufficializzare l’acquisizione del bomber in data 17 agosto. Ha preteso che l’accordo si chiudesse il giorno prima alle 23.45. Nel recente passato spostò al giorno 18 una sua conferenza stampa, prevista il 17, proprio per lo stesso motivo. Cabala o non cabala, talismani o non talismani, l’ex patron del Cagliari ride sotto i baffi e parte con il piede giusto. In attesa di Super Mario.
g.f.